Il fuorigioco è una regola inclusa nel regolamento di alcuni sport e in ciascuno di essi
fa riferimento alla posizione relativa dei giocatori della squadra attaccante
rispetto ad una linea, immaginaria o realmente tracciata sul terreno di gioco.
È presente nel regolamento dei seguenti sport:
·
Calcio
·
Rugby
Nel calcio Il fuorigioco
è disciplinato dalla Regola 11 del Regolamento del Gioco del
Calcio.Un giocatore si dice in posizione di
fuorigioco quando - nel momento in cui un compagno giochi il pallone - egli si
trovi al di là della linea del pallone e tra di lui e la linea di porta
avversaria non ci siano almeno
due giocatori avversari (uno dei quali
può eventualmente essere il portiere, condizione questa non necessaria). Lo
stazionare in posizione di fuorigioco non costituisce in sé un'infrazione. La
posizione di fuorigioco di un giocatore viene punita solo nel momento in cui un
compagno di squadra esegua un passaggio (anche in maniera fortuita) verso
l'uomo in fuorigioco e questi entri in contatto con il pallone, oppure, pur non
essendo il destinatario, influenzi un avversario o tragga vantaggio dalla
propria posizione. In passato il regolamento era meno permissivo punendo il
fuorigioco indipendentemente dall'uomo al quale fosse diretto il passaggio,
salvo prevedere, in alcuni casi il fuorigioco
passivoo non
punibile. Se un calciatore, infortunato o meno, durante il
corso di un'azione termina all'esterno del terreno di gioco, ai fini del
calcolo del fuorigioco dovrà essere considerato come se giacesse sul terreno di
gioco, nel punto della linea perimetrale più prossimo a lui; in tale contesto,
se un difensore rotolasse accidentalmente all'esterno della propria linea di
porta, e il portiere suo compagno fosse ancora fra i pali, essi terrebbero in
gioco qualsiasi avversario sul terreno di gioco.
Il fuorigioco fu codificato nel 1864 al momento della stesura del primo
regolamento ufficiale della storia del calcio. Inizialmente si prevedeva che
fra il giocatore che riceveva un passaggio e la porta avversaria vi fossero
perlomeno 4 giocatori avversari. L'origine della regola sta nel fatto che si
voleva evitare che uno o più attaccanti attaccassero da tergo il difensore che
giocava la palla. Nel 1866 il fuorigioco passò da 4 a 3 uomini e
dal 1907 si iniziò a sanzionare questa
infrazione solo se il giocatore si trovava nella metà campo avversaria.
La modifica che più ha influenzato la storia del calcio
(proposta per primo nel 1925 dall'allora tecnico del Newcastle) è
senz'altro quella del 1926, con la quale si
passò dal fuorigioco a 3 a quello a 2 giocatori. Questa variazione, volta
ad aumentare la spettacolarità del gioco, sortì gli effetti desiderati e il
numero di reti aumentò decisamente. Questa rivoluzione regolamentare ne
determinò un'altra dal punto di vista tattico: l'esigenza di rafforzare la
difesa spinse Herbert Chapman,
allenatore dell'Arsenal, a inventare un nuovo modulo di gioco
che gli permise di guidare la squadra londinese a vincere due titoli nazionali. Il WM (anche detto Chapman system o semplicemente il Sistema),
come venne
battezzato, andò a sostituire la piramide (tattica coniata nei college
dell'Università di Cambridge e sino ad allora universalmente diffusa) e ben
presto sopravanzò anche il WW (anche detto il Metodo), diffusosi nello
stesso periodo nell'Europa continentale ad opera degli amici e rivali Vittorio Pozzo e Hugo Meisl,
allenatori rispettivamente dell'Italia e dell'Austria. La più geniale trovata
del Sistema consiste nell'arretramento del centromediano, che, a differenza del
centromediano del Metodo (detto perciò "centromediano metodista"),
perdeva così i suoi compiti di rilancio dell'azione per dedicarsi a marcare il centravanti avversario, in modo da
controbilanciare lo svantaggio numerico in fase difensiva.
Per
cercare di placare le polemiche nate dai sempre maggiori errori arbitrali,
l'allora presidente della FIFA Blatter considerò la possibilità di eliminare
del tutto la regola del fuorigioco.
Questa
eventuale modifica rivoluzionerebbe il mondo del calcio ma a mio parere sarebbe
utile dato che è difficilissimo vederlo o non vederlo visto che l’ occhio del
guardalinee deve vedere almeno 3 punti in un istante e il gioco ne trarrebbe .profitto
con una maggior distanza fra giocatori che permetterebbero trame più fluide-
Il controllo del fuorigioco,
nelle serie maggiori quali quelle della Lega Nazionale Professionisti,
è demandato ai due assistenti arbitrali, i quali devono
immediatamente segnalare con la propria bandierina all'arbitro quando un calciatore deve essere
punito per infrazione di fuorigioco.
La disposizione secondo la quale un calciatore si trova in
posizione di fuorigioco se una parte qualsiasi del suo corpo (escluse le
braccia e le mani) sono più vicine alla linea di porta avversaria sia rispetto
al pallone, sia rispetto al penultimo difendente, è recente, in quanto fino
alla stagione 2004-05 in Serie A era necessario che passasse una
"luce" fra i due corpi, ovvero un calciatore si trovava in posizione
di fuorigioco solamente se fra lui e il penultimo difendente passasse della
luce, e quindi ci fosse dello spazio vuoto, posta comunque la maggiore
vicinanza dell'attaccante rispetto alla linea di porta avversaria.
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